Don Guido Luciano Cavazzana riposa tra le braccia del Padre

Domenica 26 ottobre 2025 - Le esequie mercoledì 29 ottobre alle ore 9.30 a Tribano (Pd)

Mons. Guido Luciano Cavazzana

Conselve (Pd), 16.12.1938 – Padova, 26.10.2025

Nelle primissime ore di domenica 26 ottobre 2025 è deceduto all’ospedale di Padova don Guido Luciano Cavazzana, dopo un ricovero molto breve dovuto a problemi polmonari e ad altre complicazioni.
Figlio di Giovanni e di Adele Bellanzon, era nato a Conselve il 16 dicembre 1938, primogenito di una famiglia che dopo di lui avrebbe visto Maria (1941) e Livio (1945). Il papà, già allora in possesso della quinta elementare, faceva lo stagnino prima, poi l’idraulico, quindi il lattoniere. La mamma Adele aveva lavorato prima in un pastificio e successivamente come casalinga. Nel 1952 la famiglia si era trasferita nel «paese di adozione», Tribano.
Don Luciano era stato ordinato presbitero il 7 luglio 1963. Da subito cooperatore a Camin, era poi stato indirizzato agli studi presso l’Università di Padova dove avrebbe conseguito brillantemente, con «intelligente, generosa e coscienziosa fatica», la laurea in lettere classiche e filosofia il 30 marzo 1973 (con la tesi: Significato e valore dell’exemplum nell’epistolario di san Girolamo, relatore prof. Alberto Vecchi).
Successivamente cooperatore festivo a Calcroci e Prozzolo, Segretario del Consiglio direttivo del Collegio universitario aspiranti medici missionari (gennaio 1967), dal 1968 era stato voluto vicerettore del Seminario Maggiore, iniziando stavolta una collaborazione festiva con la parrocchia di San Lorenzo da Brindisi in Padova. Il rettore del tempo, mons. Martino Gomiero, in una lettera a don Luciano, definiva il lavoro in mezzo ai seminaristi «difficile e logorante» (17.07.1969).
Nel settembre 1971 don Luciano comincia il tempo della docenza, iniziata prima presso il liceo del Seminario Maggiore, poi continuata nella nuova sede di Tencarola. L’interesse per gli studi storici, l’approfondimento accurato, la metodicità e la diligenza, resero possibile in seguito anche la nomina a vicebibliotecario presso il Seminario Maggiore, a partire dal 1996 e per alcuni anni.

Nel settembre 1973 e fino al 2008 era stato voluto anche come consulente ecclesiastico del Centro italiano femminile. Nel 1979 aveva iniziato la collaborazione festiva con Limena, durata 24 anni, «un servizio intermittente, ma fedele». «In questa comunità ritengo di aver fatto un lungo apprendistato pastorale. Dopo trentanove anni, ora ritorno al primo servizio, la diretta cura d’anime. Allora sembrava solo un sogno poter continuare, perché l’obbedienza al mio vescovo e grandi speranze mi orientavano all’insegnamento; oggi, per grazia del Signore, sperimento una gradita svolta. Non osavo quasi più sperare questa soluzione, ma vedo realizzarsi l’attesa profonda della vita: fare anch’io quello che i miei vecchi arcipreti di Conselve e di Tribano mi avevano insegnato con l’esempio, rappresentando per me chierichetto, seminarista e chierico, modelli di vita e di dedizione incondizionata alle anime».

Come annunciato nel saluto alla comunità di Limena, per don Luciano, nell’autunno 2003, prese il via l’attività prettamente pastorale, prima come co-parroco dei Servi e di San Daniele in Padova, poi come amministratore parrocchiale di San Daniele (2017). L’incarico sarebbe continuato fino al 2022, quando prende dimora presso Casa del clero e diventa collaboratore nella parrocchia della Cattedrale, in particolare per il ministero delle confessioni e la celebrazione eucaristica.
Nel frattempo, a fine 2019, era stato voluto come canonico della Cattedrale (col titolo di San Giacomo prima, poi di San Felice, in quanto canonico arcidiacono) e nel marzo 2021 confessore presso le Maestre di Santa Dorotea di Venezia, nella sede di via San Pietro in Padova. Fino agli ultimi giorni don Luciano era stato presente alla preghiera delle lodi mattutine in Cattedrale, cui partecipava volentieri assieme al vescovo, ad altri preti e laici.
Persona riservata e pacata, premurosa e prudente, sicuramente discreta e umile, le parole di don Luciano sembravano appropriate per ogni argomento. Aveva un modo signorile e rispettoso nel far presente il proprio pensiero e correggere, se fosse, quello altrui, con atteggiamento costruttivo e non di critica gratuita. Di certo, curava anche il suo mondo interiore, talora con «una certa paura di sé», «nella misura consentita dalla prudenza e voluta dall’umiltà».
Chi cercasse in lui un aiuto per capire la Chiesa o il Vangelo, ma anche un fatto di cultura generale o la storia o la letteratura, veniva sempre aiutato. Don Luciano si dedicava volentieri alla predicazione e all’accompagnamento spirituale, oltre che all’insegnamento, senza disdegnare l’amicizia sincera, fraterna e generosa. Persona particolarmente incline ai valori umani e cristiani, sentiva come propria la dimensione spirituale dell’uomo e della realtà del mondo.
«Sta’ contento, non pensare a niente», gli scriveva mamma, quando lo sentiva preoccupato per la famiglia o per gli incarichi affidati. Negli ultimi giorni la scomparsa di don Francesco Cesaro lo aveva portato una volta di più a porsi qualche domanda sulla morte.

«Con la grazia del Signore Gesù, Crocifisso e Risorto, desidero accettare la morte con la quale Egli si degnerà, nella sua sapienza e bontà, di chiamarmi a Sé. Offro la mia povera vita e fin da adesso metto queste intenzioni: per la santa Chiesa, la sua unità e purezza; per i Sacerdoti, la loro santità e la loro comprensione dei tempi e dei segni dei tempi; per la anime affidatemi in questa vita, per poterle rivedere tutte in cielo. Lo chiesi a Dio il giorno della prima Messa». «Nel nome della SS. Trinità, Padre, Verbo, Spirito Santo, ho cominciato la mia vita di cristiano, di sacerdote e desidero iniziare la mia vita di beato in cielo». (12.10.1965)

Nei giorni di lunedì 27 (ore 8-19) e martedì 28 (ore 8-16) ottobre sarà possibile visitare la salma presso la camera ardente dell’OPSA. Nel pomeriggio di martedì 28, alle 19.30, il feretro sarà nella chiesa di San Daniele in Padova. Le esequie saranno celebrate dal vescovo Claudio mercoledì 29 ottobre, ore 9.30, nella chiesa di Tribano. Don Luciano riposerà nel cimitero locale.

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