Il costo dei profughi? Lo pagano gli aiuti allo sviluppo. Ecco la nuova “guerra” tra i poveri

Nuovo rapporto di Oxfam e Openpolis. I costi per l’accoglienza dei rifugiati in Italia incidono pesantemente sui nostri aiuti che dovrebbero raggiungere i poveri “a casa loro”: se infatti nel 2010 il nostro paese impegnava per i rifugiati lo 0,10% di tutto l’aiuto pubblico allo sviluppo, sia bilaterale che multilaterale, questa quota è salita nel 2015 al 25,55%.
“Una vera e propria esplosione, che negli stanziamenti previsti nel disegno di legge di bilancio 2017 sembra crescere fino ad oltre il 40% dell’ammontare complessivo delle risorse”. “In un quadro di aiuti che aumentano, come nel caso italiano, non è ammissibile che l’incremento sia ‘gonfiato’ dalle crescenti risorse destinate ad assorbire i costi dell’accoglienza – afferma Elisa Bacciotti, direttrice delle Campagne di Oxfam Italia – Pur riconoscendo il ruolo fondamentale svolto dall’Italia e da pochi altri paesi positivamente impegnati in prima linea nelle attività di soccorso e accoglienza dei migranti, questa pratica di contabilizzazione rischia di deviare importanti risorse destinate alla lotta alla povertà e alle cause che sono alla radice dei fenomeni di migrazione nei paesi più poveri di origine dei flussi migratori”.

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