Carissimi fedeli,
pace e bene nel Signore !
In questo tempo della Quaresima, è mio desiderio comunicare direttamente con voi, rivolgendovi ogni domenica un breve messaggio. In questo modo, vorrei accompagnarvi nel cammino della vita cristiana, sentirmi più vicino a tutti voi e parlare a voi come un padre e un fratello nel Signore.
Auguro a ciascuno di voi – e per questo innalzo al Signore la mia preghiera – di saper accogliere con fiducia e con cuore aperto la grazia che Dio ci dona in modo particolare nel tempo della Quaresima. È il tempo che ci chiama a seguire con più decisione le orme di Cristo che ci conduce verso la Pasqua di Risurrezione. La meta del cammino della vita cristiana è la Pasqua, cioè la trasfigurazione della vita e del mondo; la Pasqua nel tempo che prelude e prepara quella eterna. Dal profondo della società e da tante situazioni avverto che sale come un’esigenza di profondo rinnovamento, e penso che l’avvertiate anche voi. Ma pure se ascoltiamo la nostra coscienza e guardiamo con lealtà la nostra vita, sentiamo la necessità di fare chiarezza dentro di noi, di non lasciarci dominare da impulsi e trascinare dalla corrente.
La grazia della Quaresima è un invito forte che ci rivolge il Signore a rientrare in noi stessi, a mettere ordine nella nostra vita e nelle nostre relazioni, anzitutto con Lui e con il nostro prossimo. Accogliamo l’invito, dedichiamo un po’ più di tempo alla nostra vita spirituale, alla preghiera, all’ascolto di Dio meditando la sua Parola, accogliamo le proposte che ci vengono fatte dalla comunità cristiana.
Gli orientamenti pastorali diocesani ci hanno proposto quest’anno di riflettere sul Bene Comune.
È il Bene, non semplicemente il benessere fisico e materiale, che dà consistenza vera, serenità e pace alla nostra coscienza. Il Bene Sommo, Colui che è il Fondamento di ogni bene, è Dio stesso.
Il Bene è sintesi di Verità, Amore, Giustizia. Solo se cerchiamo il Bene e non semplicemente l’interesse o il piacere individuale attuiamo il vero sviluppo e costruiamo una società giusta e solidale. Solo il Bene ci rende felici. Ma occorre sceglierlo con decisione, perché siamo tentati, attirati e sedotti dal male, che pure sappiamo non ci rende per nulla felici.
Nel Vangelo di questa Domenica abbiamo sentito la proclamazione di Gesù: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino. Convertitevi e credete nel Vangelo».
Il Regno di Dio è il Bene presente nella storia. In modo personale è Gesù Cristo e il rinnovamento da Lui compiuto. È la Potenza di Amore e di grazia che in Gesù Cristo ci salva, ci libera dal male, e crea un ordine nuovo in tutti i rapporti umani: matrimonio, famiglia, lavoro, economia.
Tante volte noi ci preoccupiamo in primo luogo o eccessivamente delle cose secondarie, trascurando quello che è più necessario e decisivo. Proviamo a domandarci: che cosa consideriamo effettivamente come prioritario nella nostra vita?
Gesù ha detto: «Cercate anzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33).
Il Regno di Dio, cioè concretamente il Signore e il suo progetto di vita, va cercato con priorità, con l’umiltà, la semplicità e la fiducia dei bambini. Proviamo a dare il primato al Signore nella nostra vita, cominciando questa settimana.
Il Bene dobbiamo cercarlo e attuarlo non soltanto in noi, ma per il nostro prossimo e nella società.
Nessuno di noi è un’isola e non possiamo essere contenti da soli. L’Eucaristia che celebriamo ci fa capire che siamo come una sola famiglia, formiamo come un solo corpo. Siamo uniti e responsabili gli uni degli altri. Proviamo, in questa settimana, a cercare il ben comune nella nostra famiglia, nell’ambiente di vita e di lavoro, andando oltre l’indifferenza o il disimpegno per il bene di tutti.
Vi accompagno con la mia preghiera ed invoco su tutti voi la benedizione del Signore.
Antonio, vescovo