Dies Academicus – Istituto Superiore di Scienze Religiose

Giovedì 9 novembre, ore 16, Aula Magna – Facoltà teologica del Triveneto

Corpo, arte, religioni. Su questo trinomio si muoverà la prolusione di Cesare Pagazzi, teologo e docente di Estetica del sacro all’Accademia di Belle Arti di Brera (Mi), ospite del Dies Academicus dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Padova, che si svolgerà giovedì 9 novembre, con inizio alle ore 16, nell’aula magna della Facoltà teologica del Triveneto, in via Del Seminario 7 a Padova.

Il pomeriggio si aprirà con il saluto del preside della Facoltà teologica del Triveneto, mons. Roberto Tommasi, che passerà poi la parola a mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova e moderatore dell’ISSR. Seguiranno: la prolusione accademica del prof. Pagazzi; un ricordo di don Valerio Bortolin, docente della Facoltà e dell’Issr prematuramente scomparso la scorsa estate; la relazione del direttore dell’ISSR, don Livio Tonello e la consegna dei diplomi accademici conseguiti nel 2016-2017, 32 tra titolo di Laurea e Laurea magistrale.

Al professor Pagazzi è affidato il compito di sviluppare i fondamenti teologici del rapporto tra corpo, arte e religioni, in particolare collegando i due significati del termine “estetica”, che tocca tanto il ruolo della sensibilità quanto quello dell’arte.

La prolusione darà inoltre l’avvio anche al terzo anno del progetto di ricerca dell’ISSR di Padova, dedicato a “Il corpo delle religioni”, che, dopo avere approfondito i temi del “Nutrirsi” (2015-2016) e del “Nascere e morire” (2016-2017) affronterà ora (2017-2018), sempre considerando gli universi culturali dell’Occidente e dell’Oriente, il rapporto tra l’arte e le religioni, con altre due giornate di studio (il 7 marzo: L’arte religiosa tra rivelazione e nascondimento; e il 19 aprile: L’artista testimone del sacro). Un percorso che trova piena sintonia sia con l’attenzione interculturale e interreligiosa a cui l’Istituto è attento nel proporre i progetti di studio e ricerca, sia con il nuovo percorso formativo artistico-pastorale avviato quest’anno dall’Istituto, accanto a quello di indirizzo pedagogico-didattico.

Questa terza parte del progetto di ricerca, dal titolo Corpo, arte, religioni, prende le mosse dal Messaggio indirizzato agli artisti da papa Paolo VI a conclusione del Concilio Vaticano II, specie là dove il pontefice scriveva: «La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione. E questo grazie alle vostre mani. Che queste mani siano pure e disinteressate! Ricordatevi che siete i custodi della bellezza nel mondo».

L’arte è per l’uomo religioso un modo di partecipare ai misteri della sua tradizione e di esprimere la sua fede; è quella via pulchritudinis a cui fa riferimento papa Francesco nell’Evangelii Gaudium come possibilità di partecipare alla trasmissione della fede con «il coraggio di trovare i nuovi segni, i nuovi simboli, una nuova carne per la trasmissione della Parola, le diverse forme di bellezza che si manifestano in vari ambiti culturali».

Attualmente sono oltre 270 gli studenti iscritti all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, tra ordinari, straordinari e uditori; 25 sono i nuovi ingressi come studenti ordinari e 32 coloro che frequentano il nuovo percorso artistico- pastorale iniziato con grande soddisfazione ed entusiamo.

L’ISSR di Padova ha come propria finalità la formazione teologica accademica di religiosi e laici:

  1. a) per una più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo contemporaneo;
  2. b) per favorire l’assunzione di competenze professionali nella vita ecclesiastica e nell’animazione cristiana della società;
  3. c) per qualificare i docenti di religione cattolica nelle scuole.

 

fonte: ufficio stampa diocesi di Padova

condividi su