Nel ricordo di Bernardetta Boggian e il suo sacrificio in Burundi

Per la parrocchia di Solesino resta una "martire" importante

suor-Bernardetta-Boggian

La parrocchia di Solesino spalanca le porte alla missione per capire che cosa significa servire Dio e i fratelli nei contesti più difficili.
A parlarne è suor Teresina Caffi, autrice  del libro Va’, dona la vita! pubblicato da Emi e curato proprio da suor Teresina, che con Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian (le tre suore saveriane uccise in Burundi nel 2004) ha condiviso alcuni anni di missione in Africa.

Bernardetta Boggian era originaria di Ospedaletto Euganeo e ben conosciuta anche nelle parrocchie vicine perché fin da ragazza si è impegnata a sostenerne le attività pastorali.
E oggi più che mai, in un tempo in cui i cristiani vivono una fede tiepida, la sua esperienza di vita e i suoi pensieri possono indicare il sentiero della totale fiducia in Dio.

Pensieri che hanno rischiato, però, di rimanere confinati negli scritti personali di Benedetta e delle altre due missionarie, ma che poi sono stati riscoperti per diventare nuova linfa. «Subito dopo la morte delle tre consorelle, nonostante le richieste ricevute, non mi sembrava il caso di scrivere un libro dedicato alla vicenda – racconta suor Teresina – ma poi, sistemando i loro libri ed effetti personali ho travato dei testi che mi hanno permesso di accedere al loro mondo interiore, caratterizzato non solo da speranze, ma anche da limiti». E proprio dalla consapevolezza della loro fragilità, secondo la curatrice del libro, è scaturita la capacità di amare il prossimo senza mai giudicare, anzi, donando la vita se necessario.

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