Il Papa incontra i seminaristi del Triveneto

Un pellegrinaggio speciale ha condotto 150 tra sacerdoti e seminaristi delle diocesi del Triveneto a Roma in occasione del Giubileo dei seminaristi, dei vescovi e dei presbiteri in programma dal 23 al 27 giugno 2025.

Prima dell’udienza generale, mercoledì 25 giugno, papa Leone ha riservato un momento privato e più intimo ai seminari del Triveneto.

La vostra terra vanta profonde radici cristiane, che ci riconducono all’antica Chiesa di Aquileia. In questa memoria di fede, spirituale, splende la testimonianza di molti Martiri e di santi Pastori. […] Oggi tocca a noi continuare quest’opera appassionante. In particolare, voi seminaristi siete chiamati a inserirvi in questa ricca storia di grazia, per custodirla e rinnovarla nella sequela del Signore. Non scoraggiatevi se a volte il cammino che vi sta davanti si fa duro”.

Leone XIV, sulla scorta di Sant’Agostino, raccomanda di “avere una sconfinata fiducia nel Signore, il Signore che vi ha chiamato, rinunciando alla pretesa di bastare a voi stessi o di potercela fare da soli. E ciò vale non solo per gli anni di Seminario, ma per tutta la vita”. Ma soprattutto: “Non pensatevi quindi soli, e nemmeno pensatevi da soli". “Ognuno di voi è il protagonista della propria formazione ed è chiamato a un cammino di costante crescita nell’ambito umano, spirituale, intellettuale e pastorale, ma protagonisti non significa solisti!”.

E invita “a coltivare sempre la comunione, anzitutto con i vostri compagni di Seminario. Abbiate piena fiducia nei vostri formatori, senza ritrosie o doppiezze. E voi, formatori, siate buoni compagni di strada dei seminaristi che vi sono affidati: offrite loro l’umile testimonianza della vostra vita e della vostra fede; accompagnateli con affetto sincero. Sappiatevi tutti sostenuti dalla Chiesa, anzitutto nella persona del Vescovo”.

"La cosa più importante: tenete fisso lo sguardo su Gesù, coltivando la relazione di amicizia con Lui" ha concluso il papa. "Incontrare Gesù, infatti, salva la nostra vita e ci dona la forza e la gioia di comunicare il Vangelo a tutti".

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