GMG 2013 a Rio giovani entusiasti e grande accoglienza

 «Finora tutto bene dal Brasile – ci dice al telefono da Rio don Alessandro Spiezia coordinatore diocesano della Pastorale giovanile – tra i giovani c’è molto entusiasmo e passata la fatica dell’inizio dovuta al lungo viaggio ma anche all’impatto con una realtà molto diversa dalla nostra, ora ci siamo tutti ambientati. L’accoglienza è stata ed è splendida. Domenica abbiamo celebrato l’Eucaristia nelle diverse comunità della parrocchia dove eravamo ospitati a Vilar dos Teles. È stato molto interessante perché ogni comunità si è presentata e ha spiegato come è organizzata ma anche i motivi delle manifestazioni di questo periodo in Brasile».
 
 
«Cari amici padovani, siamo in Brasile da appena due giorni, eppure già ci sentiamo immersi in una terra affascinante. A partire dai luoghi: Rio (e la sua provincia) è una città enorme che trova la sua armonia in una diversità che spiazza. I quartieri trafficati del centro si dilatano pian piano interrotti dal fiume che si snoda offrendo lo spettacolo di una natura tanto diversa dalla nostra. E poi i quartieri suburbani, le favelas… Fin dal primo giorno (il 19) abbiamo avuto una giornata intensa: la sera passeggiata per una delle spiagge più famose al mondo (Capocabana) e prima, nel pomeriggio, gita al Corcovado per vedere il Cristo Redentore. È una statua enorme che con le sue braccia aperte e lo sguardo che da lì abbraccia l'intera città, ci introduce a quella che è la prima caratteristica dei nostri fratelli brasiliani: l’accoglienza. Appena arrivati nel centro di Vilar dos Teles dai missionari padovani ci è stato offerto il pranzo con una disponibilità che abbiamo poi incontrato in ogni altra comunità con cui abbiamo avuto l’occasione di condividere un pasto. In questi due giorni infatti stiamo girando tra le varie comunità/parrocchie che ci fanno conoscere aspetti della cultura e soprattutto provare i diversi modi di partecipare alla vita della comunità: sono le famose comunità di base Brasiliane, dove c’è un parroco ogni dozzina di parrocchie, e dove il ruolo dei laici non si limita quindi agli stupendi canti e all’animazione della messa, ma si estende fino alla somministrazione del sacramento del battesimo e dove operano i cosiddetti “ministri della parola”. Non si deve pensare che le cose per queste comunità siano sempre semplici: sulla stessa strada si possono incontrare fino a cinque chiese diverse da quella cattolica, chiese evangeliche/pentecostali per lo più. Una sfida che i “fedeli” alla Chiesa cattolica hanno già da tempo raccolto: tornando tra i poveri (ad esempio tramite la Pastorale della Creanza, di vicinanza ai bambini delle favelas), vivendo una fede sincera quanto gioiosa, fatta di danze e canti… Verso di noi c’è stato tutto l’affetto di cui è capace questa gente e questa città che si avvia ad iniziare la vera e propria Giornata Mondiale della Gioventù». Ci scrivono via email Paolo Dalla Zuanna e Giacomo Ghedini.
 

«Giorni molto intensi di incontri con il popolo del Brasile, missionari, comunità, giovani, realtà di recupero di ragazzi tossicodipendenti, casa familiari x bambini da 0 a 7 anni. Ogni sguardo è occasione per ricevere stimoli e pensieri importanti per la vita di ciascuno. Terminata ora la messa di apertura. Il freddo e la pioggia non fermano i pellegrini padovani, ma pregate per il sole!» è il messaggio che arriva su facebook da Sandra Zemignan, del Centro missionario diocesano.
 
 
A questi link alcuni servizi televisivi che raccontano la partenza dei giovani diocesani ma anche documentano alcune delle loro visite in Brasile.
 
 
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