cs 153_AIME JUSQU’AU BOUT DU FEU CRISTOPHE DE L’ATLAS_IL LIBRO DELL’ANIMA

Per non dimenticare e per ridare voce alla spiritualità dei sette monaci martiri a Tibhirine a vent’anni dalla loro uccisione: il 21 maggio 1996, in Algeria. Con questo spirito la Pastorale dell’Ecumenismo e Dialogo della Diocesi di Padova promuove la serata Aime jusqu’au bout du feu Cristophe de l’Atlas. Il libro dell’anima che si terrà venerdì 3 giugno a partire dalle ore 20.45 nella cripta della basilica di Santa Giustina a Padova: un modo per onorare la figura di questi uomini che hanno dato la vita per costruire un ponte di dialogo con i musulmani del luogo.
A far da filo conduttore della serata saranno le parole di Christophe, il più giovane dei padri Trappisti di Francia trucidati in Algeria, parole che ripercorrono i valori per i quali i sette martiri sono vissuti fino a offrire il sacrificio della loro vita.
Una serata di ascolto e meditazione, nella forma del dramma sacro, in cui i testi delle poesie di Christophe Lebreton, fatte di parole brevi e di silenzi, che tanto riprendono delle suggestioni di san Giovanni della Croce, sono state ricomposte dal poeta Giovanni Costantini in una “rapsodia in nove quadri”. Le poesie di padre Christophe sono tratte dal recente testo “Aime jusqu’au bout du feu. Cent Poèmes de Vérité et de vie” nel quale Frère Didier dell’abbazia di Tamiè (uno dei due sopravvissuti) ha raccolto una serie di liriche selezionate all’interno della produzione mistica di Christophe Lebreton.
La rappresentazione vede voci recitanti alcuni monaci benedettini di Santa Giustina – padre Federico Lauretta, padre Giuseppe Pegoraro, l’abate Giulio Pagnoni – Eddy Manfroi e Sara Melchiori. Le parole si intrecciano con il canto e la musica: il gregoriano cantato dai monaci benedettini diretti da padre Filippo Resta, l’interpretazione canora di alcune poesie da parte del soprano Cristina Mantese; le note del violoncello suonato del maestro Gianni Chiampan e del violino di Giovanni Zordan, con delle intersezioni proposte dal flauto bansuri di Angelo Sorato. La regia è di Cristina Antonini.
 
Ingresso libero.

CS 153/2016
Padova, 1 giugno 2016

””

condividi su