Festa di Sant’Antonio 2023

Padova, basilica di Sant'Antonio
13-06-2023

FESTA DI SANT’ANTONIO

Padova, Basilica Sant’Antonio

Martedì 13 giugno 2023

Vengo pellegrino ad onorare la memoria di Sant’Antonio. Vengo con la chiesa di Padova, unendoci ai tanti che giungono da ogni parte del mondo per rendere lode al Signore e per consegnare la propria preghiera a Sant’Antonio perché interceda ed ottenga grazie per se stessi e per i propri cari. Un grazie fraterno, inoltre, alla comunità dei frati conventuali per l’accoglienza nei confronti dei pellegrini che giungono da ogni parte del mondo.

Sempre stupisce la fede che si legge nel volto, nei gesti e nelle preghiere di chi giunge in questa Basilica.  Sostare di fronte al flusso delle persone, intuire come stanno, scrutare nel loro profondo per cogliere la loro preghiera e scoprire nel dialogo e nelle strette di mano che il mistero del cuore e della vita di ogni uomo e di ogni donna è ancor più profondo di quanto si possa immaginare è l’insegnamento di questa giornata: un’umanità che come un fiume in piena avanza, inarrestabile, lungo la storia e la vita; un’umanità che spinge gli argini e minaccia di romperli: tanta è la forza e  la pressione della vita che domanda pace e giustizia.  Anch’io vedo alcuni punti fragili, dove gli argini rischiano di rompere:

Il primo è quello delle guerre, dall’Ucraina, al Sudan fino alle tante guerre di cui non si parla, con quel desiderio di giustizia e di pace che ovunque viene proclamato e con quel rischiosissimo tema che è costituito dagli armamenti nucleari. 

Il secondo argine è quello di chi bussa per essere accolto in Europa scappando da situazioni di pericolo e di povertà così gravi da giustificare il rischio della vita dei propri figli oltre che della propria. Alla pressione che spinge dal sud e dall’est del mondo, si stanno unendo le forze economiche e sociali della nostra società che invece manifesta il bisogno di lavoratori per le proprie attività, come anche di un nuovo equilibrio demografico. Ma soprattutto ci muovono quei sentimenti cristiani ed umani che il Vangelo ci ha trasmesso e che fanno di noi cristiani esperti di umanità. Possiamo fare di più!

Un terzo argine presenta punti di debolezza: riguarda la fatica di educare i nostri bambini, i nostri adolescenti e i nostri giovani uomini e giovani donne. Non sono sufficienti per loro quelle risposte che sono costituite da cose soltanto materiali  anche se necessarie. Abbiamo già offerto molte cose in questi ultimi decenni! Forse oggi cercano riferimenti che solo il cuore trasmette: virtù, valori, significati!

Forse cercano un senso da dare alla propria vita, un senso che spesso il benessere narcotizza e inibisce.

Intervenire su un singolo punto della fragilità degli argini non è sufficiente per scongiurare i pericoli. Occorre andare all’origine, alle sorgenti del problema. Occorre prevenire e ripensare.

L’invito rivolto ai discepoli di andare e di proclamare il Vangelo in tutto il mondo ci costituisce cercatori di strade nuove e di territori non ancora sufficientemente esplorati, là dove si collocano gli elementi che stanno all’origine dei pericoli: 

Quale annuncio è possibile portare nel mondo della finanza, della grande finanza che detiene le sorti dei paesi con conseguenze terribili per quelli più poveri? Chi andrà in quel mondo a lavorare? È un mondo dove si parlano lingue nuove, si è in contatto con veleni e ci sono tante malattie del cuore!

Un altro mondo è, oggi come sempre d’altronde, bisognoso del Vangelo: quello dell’etica, della ricerca e della definizione, nel qui ed ora, di ciò che è bene e di ciò che è male per l’uomo e per la donna di oggi, per la nostra società, per il nostro pianeta. 

Il dono della sapienza di cui parla la prima lettura è la richiesta che presentiamo al Signore. 

Sant’Antonio con coraggio ha affrontato mondi nuovi e si è dedicato a portare il Vangelo sull’esempio degli apostoli ovunque ci fossero manifestazioni di male.

Il nostro pellegrinaggio ci dia la forza di partire e di predicare dappertutto perché crediamo che il Signore agisce con noi e conferma la Parola con segni che ci danno la forza e il coraggio necessari.

+ Claudio Cipolla,
vescovo

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