Come trattare dati personali e foto nei siti parrocchiali?

Gdpr, foto e immagi di grest, campiscuola e altre attività comunitarie

In questi giorni, mentre iniziano le attività estive per ragazzi in tante comunità del nostro territorio diocesano, si sono intensificate le richieste giunte all’Ufficio comunicazioni sociali per avere indicazioni sulla pubblicazione di foto di minori e altri tipi di dati personali su siti Internet o profili social.

Come regola generale indichiamo una norma di prudenza e di rispetto: meno vengono pubblicati senza restrizioni dati personali, foto e video di minori, meglio è. Per condividere foto di eventi parrocchiali è possibile utilizare strumenti gratuiti che consensentono l’accesso ad un numero selezionato di persone (formatori, genitori, etc.) e così salvaguardano le immagini dei minori.

Oppure, in alternativa, si possono fornire agli interessati supporti ottici o magnetici con le foto e i video che si desidera diffondere.

Oggi esistono software e sistemi di intelligenza artificiale in grado di riconoscere i volti delle persone all’interno di immagini pubblicate in Rete, di classificarli, catalogarli, decifrarne addirittura lo stato d’animo e altre informazioni anche ad insaputa della persona interessata. Questa, di per sè, sarebbe già una motivazione sufficiente a suggerire prudenza.

Ci sembra, comunque, importante e utile segnalare a beneficio dei tanti parroci e gestori di siti internet delle parrocchie della diocesi che si sono rivolti all’Ufficio comunicazione per avere qualche strumento in merito, l’esauriente comunicato in merito alla pubblicazione delle immagini di minori, redatto dall’Avvocatura della diocesi di Milano in data 8 giugno 2017 e aggiornato più volte nei mesi successivi (clicca qui). 

Nel comunicato della diocesi meneghina, pienamente condiviso dall’Ufficio comunicazione della diocesi, sono pubblicati anche alcuni fac-simile di liberatorie da far firmare a genitori o tutori di minori coinvolti nelle attività della parrocchia.

Per quanto riguarda invece le nuove normativa europee su diritto alla buona fama, riservatezza, trattamento e tutela dei dati personali, non essendo materia di competenza dell’Ufficio comunicazione, facciamo solo presente che è stato approvato il 25 maggio 2018 dall’Assemblea dei Vescovi Italiani il Decreto Generale della CEI sulla Riservatezza (clicca qui per scaricarlo)  ed essendo ancora in corso alcune verifiche sulla sua applicazione a livello di comunità sul territorio, al momento ci viene suggerito di mantenere la prassi osservata fino ad oggi in attesa di ulteriori comunicazioni.

Marco Sanavio
direttore di 2022.diocesipadova.it

 

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