Otto secoli di relazioni tra Chiesa e Università

Università e Chiesa a Padova (secoli XIII-XX). Spazi, interazioni, conflitti è il titolo del convegno che l’Istituto per la storia ecclesiastica padovana propone nell’ambito delle iniziative per gli 800 anni dell’Università di Padova (1222-2022).

Il convegno si svolgerà nei giorni 29 e 30 settembre 2022, nella sala Barbarigo del Palazzo vescovile-Museo diocesano (piazza Duomo 12) a Padova: due giorni non casuali: «Lo studioso ottocentesco Andrea Gloria – spiegano gli organizzatori – ha infatti supposto che nel giorno di san Michele (29 settembre) del 1222 prendessero avvio le lezioni del nascente Studium, nato da una migrazione di maestri e studenti da Bologna. Il 30 settembre, invece, è la memoria liturgica di san Girolamo, grande dottore della Chiesa ma anche patrono della Facoltà teologica di Padova, fondata ufficialmente nel 1363».

Nel corso di tre sessioni tematiche – Vescovi e Studio tra medioevo ed età moderna (giovedì 29 settembre, ore 15-19);Cultura, politica, pastorale dal Settecento al Novecento (venerdì 30 settembre ore 9.00-12.30); Università, Chiesa, ordini religiosi tra storia e memoria (venerdì 30 settembre, ore 15-19) – dopo l’introduzione di mons. Stefano Dal Santo, direttore dell’Istituto di storia ecclesiastica padovana, 14 relatori qualificati focalizzeranno l’attenzione su alcuni aspetti del plurisecolare rapporto delle Chiesa locale (vescovi, Capitolo canonicale e più tardi anche il Seminario) con l’antico Studio, spaziando dalle origini all’episcopato di mons. Girolamo Bortignon.

Sarà un viaggio per approfondire alcuni dei tantissimi aspetti che hanno interessato il rapporto plurisecolare tra Chiesa di Padova e Università. Un rapporto che fu assai stretto e divenne ufficiale senza dubbio dal 1264, quando al vescovo fu affidato da una bolla papale l’incarico di cancelliere, ossia di garante della concessione delle lauree.

Ci furono anche momenti di frizione e talvolta di conflitto sia con singole componenti dello Studio sia con le autorità civili: molto forte sino agli inizi del secolo XVI, la funzione di cancelliere andò gradualmente appannandosi, sia per il mutato clima culturale sia soprattutto per la nascita nel Seicento dei Collegi che laureavano non per autorità della Repubblica di Venezia, senza peraltro venir meno fino alle radicali riforme napoleoniche del 1806.

I contributi proposti durante le due giornate – pensate sia per il pubblico accademico che per un pubblico più variegato e appassionato alle vicende storiche – saranno l’occasione per presentare in modo articolato questo rapporto, ma anche la possibilità di mettere in luce vicende e dinamiche degne d’interesse ma finora oggetto di minor attenzione.

Tutti i relatori: Antonella Barzazi, Enrico Baruzzo, Franco Benucci, Liliana Billanovich, Luca Burzelli, Stefano Dal Santo, Maria Teresa Dolso, Emanuele Fontana, Donato Gallo, Pierluigi Giovannucci, Antonio Lovato, Giordana Mariani Canova, Guglielmo Monetti, Roberta Monetti, Giovanna Baldissin Molli.

Il convegno, inserito tra le iniziative nell’ambito degli 800 anni dell’Università di Padova (1222-2022), è promosso all’interno del percorso LIBERAMENTE, coordinato dalla Pastorale della cultura e dell’università, che vede una serie di appuntamenti realizzati da diverse realtà della Chiesa di Padova.

Organizzato dall’Istituto per la storia ecclesiastica padovana, vede la collaborazione di: Archivio storico diocesano, Biblioteca capitolare, Pastorale della cultura e dell’università, Seminario vescovile, Museo diocesano, Fondazione Ugo e Olga Levi onlus, Comitato per la pubblicazione di Fonti musicali venete.

Ha il patrocinio di Facoltà teologica del Triveneto, Societas veneta per la storia religiosa, Centro per la storia dell’Università di Padova e la media partnership del settimanale diocesano La Difesa del popolo.

IL CONCERTO

A lato del convegno si terrà giovedì 29 settembre, alle ore 21 nel settecentesco teatro del Seminario Vescovile verrà proposto un concerto tematico: Musica per le accademie del Seminario di Padova: dalla policoralità al concerto, in cui saranno eseguite musiche polifoniche e concertate e brani strumentali di autori diversi dal secolo XVI agli inizi del XIX, composte da musicisti attivi come maestri di cappella del Duomo di Padova ma anche insegnanti di musica nel Seminario, divenuti, come nel caso di Gaetano Valeri, animatori delle attività musicali pubbliche del teatro in un più ampio contesto cittadino.

Il concerto, a ingresso libero, vede la partecipazione dell’Ensemble vocale EsaConsort diretto dal maestro Maurizio Sacquegna e dell’Orchestra del Concentus Musicus Patavinus dell’Università di Padova, diretta dal maestro Sergio Lasaponara.

 

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