La nuova “geografia pastorale” della Diocesi e le indicazioni per i referenti di ambito

In occasione della festa liturgica di san Gregorio Barbarigo (18 giugno), di cui quest’anno ricorrono i 400 anni dalla nascita, si è tenuta in Cattedrale a Padova l’Assemblea diocesana, durante la quale il vescovo Claudio ha presentato la nuova "geografia pastorale" del territorio della Chiesa di Padova, con la definizione e l'avvio ufficiale di 47 Collaborazioni Pastorali e 16 vicariati, frutto delle scelte intraprese dal Sinodo diocesano.

COLLABORAZIONI PASTORALI

Le Collaborazioni pastorali sono gruppi di parrocchie, minimo 5 e massimo 22, con una presenza abitativa al loro interno che varia dai circa 9mila della più piccola ai 45mila abitanti della più consistente. La geografia delle Collaborazioni pastorali segue principalmente tre criteri – l'omogeneità territoriale, l'amministrazione comunale di riferimento e la valorizzazione di percorsi e collegamenti pastorali già in atto – che sono stati però valutati con flessibilità proprio per facilitare il percorso di attuazione in base alle specificità delle zone.

Ciascuna Collaborazione Pastorale ha un suo nome, un coordinatore presbitero e uno laico.

Le Collaborazioni pastorali, nel loro impegno a valorizzare e sostenere ogni parrocchia, hanno tre compiti specifici:

  • l'attenzione al territorio in cui sono inserite le parrocchie;
  • uno stile condiviso nell'assumere le scelte e i percorsi diocesani;
  • la formazione unitaria degli operatori pastorali

Punto di riferimento delle Collaborazioni pastorali sarà il Coordinamento delle Collaborazioni pastorali costituito da: presbiteri e diaconi permanenti in servizio pastorale, rappresentanti delle comunità di vita consacrata, vicepresidenti del Consiglio pastorale parrocchiale e/o unitario; almeno i tre referenti degli ambiti Annuncio, Liturgia, Carità.

VICARIATI

La nuova geografia pastorale porta delle novità anche nei confini, ruolo e consistenza dei vicariati, che vengono ridotti numericamente a 16, con una presenza abitativa che varia dai 42mila abitanti fino a una punta di 110mila abitanti.

Ai vicariati spettano alcuni compiti specifici:

  • lo scambio e la formazione presbiterale;
  • il collegamento tra il vescovo e il territorio attraverso la figura del vicario foraneo;
  • alcuni momenti di formazione che passeranno dal livello diocesano a quello vicariale per favorire la partecipazione.

Per ciascun vicariato, il vescovo ha nominato un Vicario foraneo con specifico decreto.

Dopo l'avvio delle Collaborazioni Pastorali avvenuto con l'Assemblea diocesana del 18 giugno, vengono comunicati i ruoli e le modalità di elezione dei referenti degli ambiti pastorali Annuncio e catechesi, Liturgia, Carità. I referenti partecipano al Coordinamento della Collaborazione Pastorale.

Il video completo della registrazione dell’Assemblea diocesana del 18 giugno è disponibile nel canale YouTube della Diocesi a questo link
https://www.youtube.com/live/BHbEmNJjnx4?feature=shared

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