RIEVOCAZIONE TRANSITO S. ANTONIO
Arcella (Padova) – 12 giugno 2025
Abbiamo percorso un breve tratto di strada rievocando un tempo passato, una persona insigne Antonio da Lisbona, un contesto storico dal quale emergono, di quel tempo, i bambini come profeti. Anche stasera c’erano tanti bambini lungo la strada, anche se non tanti come allora.
Per loro dobbiamo dare fiducia al futuro, credere nel futuro, prepararlo e sognarlo addirittura migliore del presente. Così facciamo dono ai nostri bambini e ragazzi di un sentimento profondo e prezioso, raro in questi tempi: la speranza. La speranza prepara il futuro, anzi lo rende possibile e bello. La speranza ci porta a sperimentare, stimola creatività e allontana paure e sospetti.
Il cammino lungo le strade dell’Arcella, questo quartiere che accoglie “molte genti” ed è arricchito dalla presenza di tante persone che provengono da tutto il mondo si presenta oggi come laboratorio di umanità e di socialità. In questa zona sono nascoste tante speranze, custodite nel cuore di donne, uomini e bambini che da qui guardano al futuro e vogliono costruirlo.
Questa manifestazione diventa un momento di festa per tutti. Un momento vissuto nella memoria del transito al cielo – il cielo è la grande speranza dei cristiani – di sant’Antonio.
Abbiamo definito sant’Antonio con tre qualifiche:
- “predicatore della verità del Vangelo”: la verità del vangelo riguarda quell’interpretazione dell’uomo e della donna, della vita, della società che nasce dall’amore. Abbiamo bisogno di rileggere la nostra storia alla luce del progresso dell’amore, verificando cioè se stiamo crescendo nell’amore, nella concordia, nella pace, nella fratellanza. Una verità che richiede finezza e si raggiunge con lo studio, con la dedizione delle nostre energie, nella gioia di dare un piccolo contributo al nostro tempo.
- “Propugnatore della giustizia” in tutte le relazioni umane, riconoscendo i diritti delle persone, delle comunità e dei popoli. Sant’Antonio ricava questa ispirazione dalla sua fede in Dio e nel Vangelo. Camminare portando l’immagine di sant’Antonio significa quindi stare anche noi sulla stessa strada e chiedere di essere incoraggiati nel promuovere la giustizia, consapevoli che il diritto alla giustizia interpella i nostri doveri verso giustizia.
- La terza qualificazione di Antonio è “strumento di compassione”. Quanti chiedono l’intercessione di sant’Antonio per poter sperimentare la compassione di Dio! Noi stessi ci siamo senz’altro trovati nella circostanza di invocare la compassione di altri e siamo stati raggiunti da un’attenzione, da un perdono, da un aiuto (ad esempio nel campo della salute), da una visita… talvolta fino a commuoverci.
Che il Signore per intercessione di sant’Antonio faccia anche di noi uomini e donne di compassione, di verità e di giustizia.
+ Claudio Cipolla