Un clima di pace: domenica 26 gennaio nel Piovese la Marcia diocesana per la pace

Inizio alle 14.30 a Sant’Anna di Piove di Sacco, alle 17 la messa con il vescovo Claudio al Duomo di Piove di Sacco

La Marcia diocesana per la pace si terrà quest’anno domenica 26 gennaio e attraverserà alcune terre padovane del Piovese, in un tragitto di poco più di tre chilometri da Sant’Anna di Piove di Sacco al Duomo di Piove di Sacco, dove si concluderà con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla.

Promossa e coordinata dalla Diocesi di Padova con le associazioni Azione cattolica, Acli, Csi Padova, Comunità di Sant’Egidio, Movimento dei focolari, Associazioni Giovanni XXIII, Noi Padova e Agesci, la Marcia è stata organizzata nel territorio dall’Unità pastorale di Piove di Sacco, coinvolgendo le parrocchie e i gruppi locali (oltre un centinaio i ragazzi attivi nella realizzazione), e vede il patrocinio del Comune di Piove di Sacco.

L’appuntamento per tutti è alle ore 14.30 in piazza Pino Puglisi vicino alla chiesa di Sant’Anna di Piove di Sacco (Pd) dove ci sarà un momento di preparazione animato dal gruppo Rinascita, quindi dalle 15 avrà inizio la manifestazione con i saluti delle istituzioni civili e religiose; a seguire il corteo di pace inizierà a muoversi lungo un percorso che lo porterà fino al Duomo di Piove di Sacco, e che accompagnerà i partecipanti a riflettere, grazie a richiami simbolici efficaci, su alcuni ambiti: ci sarà il tema dell’educazione alla bellezza per riuscire a cogliere quanto ci sta attorno; il binomio giustizia e pace richiamerà alla necessità di testimoni convinti e alla corresponsabilità di ciascuno nell’essere artigiani di pace; e ancora l’attenzione all’economia sostenibile, sfida urgente per la cura della casa comune, come insegna e richiama papa Francesco nella Laudato Si’ per ricordare poi la drammaticità della crisi ecologica che investe il pianeta.

Un percorso di pace che invita a ri-orientare il proprio impegno per “un clima di pace”. “Clima” per richiamare fortemente l’attenzione sulle grandi questioni ambientali che investono il pianeta e su come attorno alla crisi ecologica si giochi anche la pace.

«Con papa Francesco – ricorda sr Francesca Fiorese, direttrice della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Padova – siamo conviti che non si possa “pretendere di mantenere la stabilità nel mondo attraverso la paura dell’annientamento, in un equilibrio quanto mai instabile, sospeso sull’orlo del baratro nucleare e chiuso all’interno dei muri dell’indifferenza, dove si prendono decisioni socio-economiche che aprono la strada ai drammi dello scarto dell’uomo e del creato, invece di custodirci gli uni gli altri”. Il messaggio di papa Francesco per la celebrazione della LIII giornata mondiale della pace (1° gennaio 2020) inizia dando alla pace le ali della speranza. La pace è un bene prezioso cui tutta l’umanità aspira e la virtù della speranza permette di perseguirlo “perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili”. Sentiamo in particolare l’urgenza di accrescere l’attenzione personale e delle nostre comunità sulla questione ambientale dei nostri territori e di intervenire in modo fermo e sapiente a difesa di un sano sviluppo nostro e delle generazioni future, anche per questo la marcia diocesana per la pace si concentra sulla relazione pacifica con il creato».

Nella Marcia diocesana per la pace 2020 “Un clima di pace” c’è tutta l’attenzione al grido della terra: con le sue popolazioni ferite da guerre, violenze, fame, sofferenze e con le conseguenze del cambiamento climatico e dell’inquinamento, nella convinzione che «la pace esige un cammino di conversione ecologica». Significativo a questo proposito il logo della marcia, disegnato da Giovanni Benvegnù, del gruppo Agesci Piove 2, in cui non è la colomba che porta il ramoscello d’ulivo, ma il ramoscello d’ulivo stesso dà forma alla colomba e compone le sue ali, permettendole di volare.

La Marcia ci concluderà con l’arrivo al Duomo di Piove di Sacco alle ore 17 dove il vescovo Claudio Cipolla presiederà la celebrazione eucaristica.

Al termine un momento conviviale.

 

fonte: ufficio stampa della diocesi di Padova

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