Solennità di San Luca – 25 anni dal congresso internazionale sull’evangelista (2000-2025)

18-10-2025

SOLENNITÀ DI SAN LUCA EVANGELISTA

25 ANNI DAL CONGRESSO INTERNAZIONALE SU SAN LUCA (2000-2025)

Padova, Basilica Santa Giustina

Sabato 18 ottobre 2025

Intervento

Il Vescovo Claudio mi ha gentilmente chiesto di rivolgervi un saluto e lo faccio volentieri in questa solennità di san Luca.

Desidero anzitutto presentare al Vescovo Claudio i più fervidi auguri nel X anniversario dell’inizio del suo ministero episcopale a Padova e ringraziarlo del generoso impegno profuso nel suo servizio alla nostra Diocesi. Gli auguro di essere come il buon vino che, invecchiando, perde le scorie e diventa più buono e gustoso.

Abbiamo celebrato la solennità di san Luca di fronte all’urna che contiene la reliquia del suo corpo. La particolare presenza del santo Evangelista in questa Basilica è un dono prezioso che il Signore ha concesso alla nostra Diocesi e ringraziamo la Comunità monastica dei Benedettini di averlo custodito lungo il corso dei secoli.

Negli ultimi anni, precisamente dalla ricognizione della reliquia e dall’importante Congresso internazionale ed ecumenico del 2000, si è verificato un significativo risveglio della conoscenza e della devozione al santo Evangelista, che era rimasto un po’ in ombra.

Non possiamo dimenticare che questo risveglio è stato provocato dalla richiesta dell’allora Arcivescovo Ortodosso di Tebe, Hieronymos, ora Arcivescovo di Atene. Esattamente un mese fa, insieme con l’Abate dom Giulio, mi sono recato ad Atene per incontrare Sua Beatitudine l’Arcivescovo Hieronymos, che ci ha ricevuto con molta cordialità, ed anche abbracciati come fratelli in Cristo. Con lui abbiamo ricordato l’evento della consegna della reliquia di san Luca a Tebe in un clima di intensa e festosa partecipazione. L’indomani siamo andati a Tebe, dove abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza dall’Arcivescovo Georgios e abbiamo visitato e pregato nella Chiesa di san Luca, dove è conservato il sepolcro originario del santo Evangelista e dal 2000 anche una reliquia.

Il risveglio della devozione a san Luca ha quindi avuto, nella sua genesi, un profondo significato ecumenico, per questo il Congresso del 2000 ebbe per titolo “San Luca testimone della fede che unisce”. Nella mia esperienza di rapporti non solo con la Chiesa ortodossa di Grecia, ma anche di Romania, Ucraina e Russia, posso dire inoltre di avere avvertito l’intercessione di san Leopoldo Mandic. Questo significa, se pensiamo anche a S. Gregorio Barbarigo, molto aperto all’Oriente, che la cura per la grande causa dell’unità della Chiesa dovrebbe essere un tratto caratteristico della Diocesi di Padova. San Luca, del resto, mette in chiara luce il valore della comunione ecclesiale.

Valorizziamo, dunque, il culto a san Luca con la più profonda conoscenza del Vangelo e degli Atti degli apostoli e un rinnovato impegno ecumenico.

+ Antonio Mattiazzo,

arcivescovo – vescovo emerito di Padova

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