La Bibbia istoriata padovana. La città e i suoi affreschi è il titolo della mostra promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, a cura di Alessia Vedova con la collaborazione scientifica di Federica Toniolo, ospitata dal Museo diocesano dal 17 ottobre 2025 al 19 aprile 2026.
È un evento culturale atteso e difficilmente ripetibile: il ritorno a Padova, sia pure per il breve spazio di una mostra, della “Bibbia istoriata padovana”, un manoscritto miniato di epoca trecentesca di grande importanza e originalità. Questo capolavoro della miniatura è opera di artisti operanti presso la Corte dei da Carrara, che furono i Signori della città sino al 1405, quando Padova entrò nella Serenissima Repubblica di Venezia.
Caduta la Signoria, della Bibbia Istoriata si sono perse le tracce. Due porzioni staccate giunsero sul mercato probabilmente in epoca sette-ottocentesca. Ad assicurarsene una fu la potente famiglia rodigina dei Silvestri, grandi bibliofili oltre che collezionisti d’arte; la seconda fu acquisita dal Duca di Sussex. I Silvestri legarono la loro intera biblioteca, e quindi anche la loro parte della Bibbia, all’Accademia dei Concordi; la Bibbia Sussex giunse invece alla British Library. Di eventuali ulteriori parti del manoscritto miniato non c’è, ad oggi, traccia.
La riunione delle due parti conosciute della Bibbia Istoriata Padovana è stata suggerita e promossa dalla Fondazione Cariparo, che ha chiesto e ottenuto la determinante collaborazione delle due istituzioni che la custodiscono.

