Vegliare per affrontare le tante notti di questo tempo
Quest’anno sono stato colpito dalla prima domenica di Avvento quando siamo stati invitati a vegliare, cioè a restare svegli. San Paolo ci ha esortato nella sua lettera ai Romani «è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce» e l’evangelista Matteo: «Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà».
L’immagine che accompagnava questa Parola è quella della sentinella, che vigila mentre gli altri dormono, che monitora i pericoli ed è attenta a ciò che accade.
Questa immagine della notte ci riporta alle tante notti che stiamo vivendo in questo tempo, notti che riguardano il nostro vivere, il nostro mondo, ma anche le nostre persone… le notti esistenziali.
Penso alle grandi crisi internazionali che sembrano non avere fine, ma anche ai tanti drammi quotidiani che colpiscono singoli e famiglie… penso al disagio e alla fragilità interiore di troppe persone, appesantite anche dal buio della solitudine e della disperazione.
Eppure dentro a queste notti è importante rimanere svegli!
Sono momenti di pesantezza, ma devono essere illuminati da una luce, dalla speranza.
Nel buio possiamo scorgere una luce.
Il Natale ci rappresenta il momento nel quale si vede la luce; la luce brilla. Il Natale è un richiamo importate a restare svegli, per non subire e non cadere quando ci sentiamo “nella notte” e affrontiamo le nostre fatiche, perché abbiamo una luce che ci guida.
Questa luce per noi è il Signore Gesù e il fatto che oggi celebriamo il Natale, vuol dire che questa luce è con noi.
Noi viviamo illuminati da questa fede e ci permette di guardare oltre la notte, e di avere speranza nella nostra esistenza e anche nella possibilità di realizzare quei disegni di bene che abbiamo nel cuore, quei desideri di giustizia, di pace, che tanto richiamiamo in questo tempo, ma per i quali noi stessi personalmente ci dobbiamo dedicare e nei quali dobbiamo credere.
La notte e il buio non possono prendere spazio eccessivo nella nostra vita. Dobbiamo saperli vedere e anche affrontare con questa speranza che ci permette di guardare oltre.
È con questa speranza e certezza della luce che ci porta il Signore Gesù che auguro a voi tutti e alle vostre famiglie buon Natale e un anno nuovo buono!
+ Claudio Cipolla,
vescovo di Padova
Pubblicato il 21 dicembre 2025


