La giornata mondiale del malato compie 25 anni

L'11 febbraio al Santo la messa presieduta dal vescovo Claudio

“Stupore per quanto Dio compie: Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente” è il tema della XXV giornata mondiale del malato che la Chiesa universale celebra sabato 11 febbraio e che quest’anno raggiunge il traguardo dei 25 anni: papa Francesco ha concesso, in occasione di questo speciale “compleanno”, che si celebri in forma straordinaria proprio a Lourdes, come il primo anno.
Come di consueto, per la Chiesa di Padova l’appuntamento è per la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Claudio in basilica di Sant’Antonio, sabato 11 febbraio, alle 16. Sono invitati a partecipare gli ammalati e i loro familiari, in particolare della città. Saranno presenti anche le associazioni e i movimenti che si adoperano a favore dei fratelli sofferenti.

«La celebrazione annuale della Giornata Mondiale del Malato ha lo scopo manifesto di sensibilizzare il popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie cattoliche e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; di aiutare chi è malato a valorizzare, sul piano umano e soprattutto su quello soprannaturale, la sofferenza; a coinvolgere le diocesi, le comunità cristiane, le Famiglie religiose nella pastorale sanitaria; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato; a richiamare l’importanza della formazione spirituale e morale degli operatori sanitari e, infine, a far meglio comprendere l’importanza dell’assistenza religiosa agli infermi da parte dei sacerdoti diocesani e regolari, nonché di quanti vivono e operano accanto a chi soffre» (San Giovanni Paolo II).

«Il XXV di questa Giornata ci stimoli a riflettere come Chiesa in particolare sul terzo scopo – afferma don Giuseppe Cassandro, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale della salute e della sanità – Abbiamo ancora tanta strada da fare per favorire lo sviluppo di una pastorale verso i malati e i sofferenti ordinaria ed efficace in tutte le comunità cristiane, e richiamare il dovere del servizio ai malati e ai sofferenti come parte integrante della missione della Chiesa».

Un approfondimento sulla giornata in diocesi si può leggere qui.

condividi su