Un progetto all'interno di un processo di rigenerazione urbana dell'area "della Pace"

Con i fondi del PNRR si apre la possibilità di una nuova sede per le Cucine economiche popolari

Assegnati 910 mila euro

Il sindaco di Padova, Sergio Giordani con l’assessora al sociale Margherita Colonnello, il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla con il presidente della Fondazione Nervo Pasini, don Luca Facco e la direttrice delle Cucine economiche popolari, suor Albina Zandonà stamane – martedì 4 aprile 2023 – hanno annunciato che sono stati assegnati 910mila euro all’interno della Missione 5 “Inclusione e coesione” del PNRR per un progetto di riqualificazione delle Cucine economiche popolari e dei servizi ad esse connessi.

Riqualificazione che prevede l’ipotesi dello spostamento delle CEP dall’attuale sede di via Tommaseo 12 a via Tommaseo 47, nel complesso della parrocchia del Tempio della Pace, nell’area che comprende il patronato e la canonica.

La possibilità di spostare le CEP in quest’area rappresenterebbe un miglioramento sia per le Cucine e i servizi che vi ruotano attorno, sia per la parrocchia che vedrebbe tornare a vivere ambienti attualmente degradati e inutilizzati. E si offrirebbero agli ospiti spazi migliori e più adatti.

Il progetto immaginato per la riqualificazione delle CEP rappresenta un tassello in un processo di rigenerazione urbana all’interno del riassetto generale dell’area “della Pace” e della parrocchia stessa. Area che è strategica e rappresenta una vera e propria “porta” della città.

All’interno di questa idea progettuale c’è anche il desiderio e la speranza di creare un luogo innovativo, aperto e in dialogo con il territorio, proprio là dove ogni giorno transitano centinaia e centinaia di studenti e lavoratori. La riqualificazione degli spazi e una rivisitazione della Cucine economiche popolari in funzione di nuovi e più ampi ambienti permetterebbe anche la possibilità di far interagire soggetti diversi, di non ghettizzare la popolazione delle persone senza dimora e di quanti si avvalgono dei servizi delle CEP, di creare nuovi spazi di interazione e relazione, anche generazionale oltre che sociale, e si potrebbe attuare una sperimentazione avanzata di partecipazione attiva dei cittadini finalizzata alla costruzione di “comunità”.

Ora si avvia la fase di progettazione alla luce di quelle che saranno le verifiche previe con i tecnici del Comune e della Soprintendenza.

«Per noi – ha sottolineato il vescovo Claudioè una grande opportunità per rendere la nostra città ancora più significativa e bella dal punto di vista dei valori dell’accoglienza, della vicinanza e della prossimità a chi è in difficoltà. La nostra intenzione, fin da quando è stata costituita la Fondazione Nervo Pasini, è stata quella di condividere quest’esperienza con tutte le realtà che vivono la città, per cercare una risposta significativa, adeguata, competente per chi attraversa momenti di difficoltà. Questo obiettivo ci porta a orientare le nostre Cucine non solo verso chi è povero, ma anche per gli anziani e gli studenti. Questo significherebbe integrare ancora di più le Cucine con la città e fare un passo nella qualità della nostra presenza in mezzo ai poveri».

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