Le tracce

Ogni cammino ha bisogno di una mappa sicura.
Ecco di che cosa si parlerà nei tre incontri dei gruppi sinodali

Le tracce sono frutto del lavoro dei 36 giovani che costituiscono la commissione preparatoria che, dallo scorso ottobre, si è trovata una volta al mese per approntare le domande che animeranno la fase di ascolto dei gruppi sinodali.

Le tracce, dopo essere state presentate al vescovo Claudio e a don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale, sono state visionate anche da alcuni amici esperti (una psicologa, due sociologi, quattro teologi, tre esperti di comunicazione); infine, sono state testate in 23 gruppi prova, costituiti per l’occasione, dai membri della commissione preparatoria, con amici, coetanei, giovani della loro parrocchia e molti altri che non frequentano.

Nella versione definitiva, le tracce saranno consegnate a mano ai moderatori che parteciperanno ai tre week-end di formazione (22-24 settembre a Borca di Cadore, 6-8 ottobre a Carceri, 13-15 ottobre a Villa Immacolata), mentre saranno disponibili on line o spediti via mail a tutti gli altri moderatori.

Le domande sono ripartite in tre incontri (il consiglio è di fare una pausa di due settimane tra un incontro e l’altro) e al moderatore verranno fornite tutte le indicazioni sul metodo con cui condurre il gruppo, gli apporti multimediali eventualmente da usare (attraverso un QR code), la traccia per la preghiera, in aggiunta ad alcuni testi di riferimento (letterari o del Magistero) che possono aiutare per la preparazione. Infine, il consiglio che viene dato è di trovarsi a casa e non in parrocchia,magari attorno a un tavolo o in salotto, il tutto per
favorire la condivisione, creando un ambiente caldo e accogliente.

Passando ai tre incontri nello specifico, il primo ha l’obiettivo di fornire al vescovo Claudio e alla chiesa di Padova che si mette in ascolto dei giovani una fotografia di chi sono oggi i 18-35enni (cosa hanno a cuore, cosa per loro è importante, cosa sognano, cosa li spaventa, cosa li frena…) e qual è la loro esperienza di fede.

chi sono i 18 35

Il secondo incontro è legato all’esperienza di comunità. La scelta della parola “comunità” rispetto a “chiesa”, nelle intenzioni dei giovani della commissione preparatoria, permette di sganciarsi da idee e preconcetti più legati alla chiesa intesa come istituzione e spinge invece i giovani a parlare partendo dalla loro esperienza concreta. Quasi tutti infatti, nel contesto attuale, hanno avuto una formazione religiosa a catechismo e quindi ricordano almeno un’esperienza di comunità; per molti – educatori, scout, giovani inseriti in parrocchia, in movimenti o associazioni – tale esperienza è anche attuale. Per il percorso del Sinodo dei giovani, il gruppo sinodale in questo secondo incontro ha l’obiettivo di fornire al vescovo Claudio e alla chiesa di Padova delle risonanze sul valore e sul significato dell’esperienza di comunità cristiana.

esperienza

Alla base di questo incontro c’è il brano di riferimento del Sinodo, l’incontro tra Gesù e il pubblicano Zaccheo (Lc 19,1-10); simbolicamente c’è un elemento, la folla, che ostacola l’incontro tra Gesù e Zaccheo e un elemento, il sicomoro, che fa da ponte. A partire da questa suggestione ai giovani verrà chiesto di ripensare all’esperienza di comunità cristiana (presente o passata), chiedendosi:«Cosa ti ha fatto bene? Individua uno due al massimo elementi/atteggiamenti/persone/esperienze e racconta perché le ritieni “buone” per la tua vita.
Quali invece senti che ti hanno allontanato o ostacolato in passato o ti ostacolano e ti allontanano anche oggi? Anche in questo caso individua uno due elementi soltanto».

«Spesso dicono che noi giovani siamo il futuro della società e della chiesa ma… io sento di essere il presente e non solo il futuro!», ha detto una ragazza in uno dei tanti incontri di preparazione del Sinodo dei giovani. Nel terzo e ultimo incontro i partecipanti saranno invitati a dare un contributo specifico al percorso del Sinodo: l’obiettivo è confrontarsi su quello che si attendono, desiderano, sognano o vorrebbero oggi realizzare per sé e per le nuove generazioni. Nella discussione dell’ultima serata, il gruppo sinodale dovrà arrivare a formulare delle intuizioni e delle provocazioni da rivolgere al vescovo e alla chiesa diocesana di Padova, a partire dal concreto della loro esperienza ma anche portando il sentire di tanti altri coetanei.

chiesa

Insieme ai due incontri precedenti, questo ultimo incontro ha lo scopo di individuare i temi che saranno oggetto della discussione e del discernimento dell’assemblea sinodale tra dicembre e maggio 2018.

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