Veglia pasquale 2021

sabato 3 aprile 2021, ore 19, basilica Cattedrale
03-04-2021

Omelia della Veglia di Pasqua

Sabato 3 aprile 2021

Padova, basilica Cattedrale

A parlare stasera sono i colori dei fiori e degli abiti, i profumi del crisma e dell’incenso, la luce del cero e delle candele, le note della musica e dei canti.

Parlano anche le parole, le nostre parole, e parla la Parola del Signore.

Parlano i nostri corpi con i loro movimenti e gesti. Tutto stasera parla e canta e profuma comunicando un annuncio che è gioia: in mezzo alla tristezza, alle nostre fatiche e alle preoccupazioni c’è come un’esplosione di esultanza. Questo annuncio di gioia ci fa guardare con speranza alla nostra vita e al futuro.

Abbiamo la certezza che la vita vince, l’amore vince, la speranza, la fiducia vincono e sempre vinceranno.

L’annuncio è quello che da duemila anni la Chiesa custodisce: l’uomo Gesù, condannato a morte ed ucciso violentemente, è vivo! È stato costituito Signore, unico Signore, della terra e della storia, ed è Signore anche nei cieli, di tutto quel mondo spirituale abitato da Angeli e Santi e dalla Santissima Madre Maria. Il Signore è veramente risorto! Rallegriamoci ed esultiamo!

Anche la morte è stata umiliata: è Gesù il vincitore.

In molti sono stati tentati, in questi ultimi tempi, dalla sofferenza, dalla malattia e dalla morte; in molti sono messi alla prova dalle preoccupazioni che seguono e seguiranno al virus e che accentueranno ingiustizie e sperequazioni già esistenti, ma con forza della nostra fede nella vittoria di Gesù noi continuiamo a batterci con tutto noi stessi perché il trionfo di Gesù si estenda anche in questa vita e in questa storia.

Ne vediamo già ora i segni nel tanto bene che viene vissuto ovunque. Anche in questa pandemia la forza della vita e dell’amore avranno il sopravvento: al servizio del bene dell’umanità ci sono la scienza, la tecnica, la politica, contribuiscono la solidarietà e il volontariato, la disponibilità e generosità di molti, vi concorrono le prassi del buon vicinato e dell’amicizia. Anche la fraternità verso gli altri paesi del mondo, presso i quali sono in missione alcuni della nostra Chiesa, l’attenzione ai grandi fenomeni mondiali come quello delle migrazioni e delle guerre sono segno che il risorto sta lavorando con noi e ci guida.

Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio che è regno di amore, di giustizia e di pace! Da lui riceviamo la forza anche per superare le paure e l’incertezza del tempo presente.

Al seguito di questa certezza altri sette giovani e adulti, qui in cattedrale e altri ancora nelle rispettive parrocchie, vestiranno stasera abiti bianchi, riceveranno candele accese e avanzeranno nell’assemblea come nuovi discepoli e nuovi missionari del Vangelo, insigniti della dignità profetica, sacerdotale e regale.

Il loro procedere in mezzo all’assemblea, partecipi per Grazia della stessa vittoria di Gesù, permetterà anche a noi di riscoprire la nostra vera identità, di ricordare la nostra vocazione. Ci specchieremo in loro che lasceranno trasparire l’opera meravigliosa del Signore Risorto e anche noi insieme con loro riprenderemo la nostra strada.

Stasera non dobbiamo innanzitutto capire, dobbiamo piuttosto contemplare, gustare, ammirare.

Ed accogliere l’opera di Dio.

+ Claudio Cipolla, vescovo

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