Visita ad limina apostolorum

Come ho comunicato alla Diocesi (cf. La Difesa del popolo  del 14 aprile 2013), dal 15 al 19 aprile ho compiuto la visita “ad limina apostolorum” insieme ai Vescovi delle altre 14 Diocesi del Triveneto. È stata una esperienza molto intensa di celebrazioni, di  comunione e di dialogo con il Successore di san Pietro e con i Dicasteri della  Santa Sede. L’incontro più atteso era naturalmente quello con il Papa Francesco, eletto da appena un mese. Egli fin da principio si è definito quale “Vescovo di Roma”, che presiede alla carità universale. Questo titolo richiama i santi Pietro e Paolo, che hanno fondato la sede apostolica di Roma con il loro martirio. L’incontro  personale con il santo Padre, successore di san Pietro, e le celebrazioni eucaristiche alla tomba di san Pietro (nelle grotte della Basilica di san Pietro) e di san Paolo (Basilica di San Paolo fuori le Mura) sono state quindi il “cuore” della visita “ad limina apostolorum” e nell’Anno della fede hanno assunto un particolare significato.
 
Desidero ridire come vi ho sempre tenuti presente nel mio spirito e nella mia preghiera. 
Arrivando a Roma, domenica sera 14 aprile, mi sono recato alla  Casa santa Marta, dove alloggia il Papa Francesco, chi incontro nell’atrio della Casa? Proprio il Papa Francesco! L’ho salutato e ci siamo intrattenuti, lì in piedi, per qualche minuto. Mi ha chiesto di pregare per Lui ed allora gli ho detto che sul sito della nostra Diocesi molte persone avevano espresso delle preghiere per Lui, le avevamo raccolte in un album. Mi ha domandato di farglielo avere e l’indomani gliel’ho consegnato. L’ha sfogliato un po’, mostrando di gradirlo. Grazie, quindi, a quanti hanno fatto questo dono al Papa. 
 
Il lunedì  15 aprile abbiamo avuto l’incontro con il Papa, 7 dei 15 Vescovi, tra cui il  sottoscritto. Papa Francesco ci ha fatto sedere intorno a lui e ciascuno ha, dapprima, presentato brevemente la propria Diocesi. Nel delineare alcuni tratti principali della nostra Diocesi, ho messo in rilievo: la vastità del territorio, il numero delle parrocchie e dei sacerdoti, l’organizzazione pastorale, ed alcune caratteristiche: la cultura, con la Facoltà teologica e l’Università degli studi, la carità, con le grandi opere come l’OPSA e Casa Teresa di Calcutta, la missionarietà, con le missioni ad gentes e il CUAMM – Medici con l’Africa, l’ecumenismo, con la presenza delle reliquie di san Luca e di san Leopoldo Mandic. 
 
Il Papa, dopo aver ascoltato, ci ha rivolto la sua parola, toccando vari argomenti che sintetizzo. Anzitutto, ci ha invitato a interpretare la realtà con lo sguardo della fede, come discepoli di Cristo, non fermandosi al semplice dato sociologico o psicologico, ma integrandolo nella visione della fede.  Per quanto riguarda l’organizzazione pastorale, ci ha detto che essa deve avere un fine che trascende la dimensione imprenditoriale svolgendo il servizio “generativo”, cioè di generare alla vita di fede. Questa indicazione è estremamente importante e conferma l’orientamento di fare che la comunità sia “grembo che genera alla fede”. Papa Francesco ci ha, poi, sollecitato a promuovere le vocazioni al ministero ordinato. Su questo punto ha, dapprima, chiesto a ciascun Vescovo di riferire il numero dei seminaristi e l’evoluzione degli ultimi anni. Il quadro  che ne risulta suscita preoccupazioni. Si richiede, quindi, un rilancio della pastorale vocazionale, educando, in particolare, a superare la cultura  che  sceglie il  “provvisorio”, avendo paura di impegnarsi sull’assoluto ed il definitivo. 
 
Una bella esortazione del Papa è stata quella di scoprire e far scoprire l’amore misericordioso di Dio donatoci in Cristo e su questa certezza fondare la speranza. Come si può costatare è stato un incontro fraterno, cordiale, intenso e ricco di  fede e di stimoli  per l’impegno pastorale. 
Abbiamo, poi, avuto una serie di incontri con molteplici Dicasteri della Curia romana, seguendo uno schema: breve presentazione dei responsabili del Dicastero e dei Vescovi; quindi uno dei Vescovi presentava una breve relazione, seguiva una replica del  Dicastero e, quindi, si apriva un dialogo. Anche questi sono stati incontri opportuni ed utili di conoscenza reciproca e di confronto su tematiche di attualità pastorale. 
 
Un momento molto significativo della settimana di visita ad limina è stata  la partecipazione all’Udienza pubblica del mercoledì con la presenza di una folla che ha riempito tutta la piazza san Pietro e oltre, in un clima festoso. La persona del Papa, che abbiamo potuto vedere e incontrare spesso nella casa di Santa Marta, ci ha colpito per il suo stile di semplicità e l’attenzione alla relazione con le persone. 
Il Papa ha invocato la Benedizione del Signore per la nostra Diocesi. Continuiamo a pregare per Lui e accogliamo con fede la Sua guida.
Grazie di cuore a tutti voi che mi avete accompagnato con la preghiera.
 
+ Vescovo Antonio 
 
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