Veglia di preghiera missionaria 2016

Nel nome della Misericordia è il titolo della Veglia di preghiera missionaria, presieduta dal vescovo Claudio, che si è svolta venerdì 7 ottobre 2016, con inizio alle ore 21, nella basilica Cattedrale di Padova. Appuntamento di preghiera per i missionari, per il loro servizio nel mondo; di ringraziamento per quanti, dopo anni di missione, rientrano, ma anche di benedizione, invio e accompagnamento per quanti invece stanno per partire e per religiosi/e e presbiteri che vengono nel territorio diocesano per seguire le comunità cattoliche di altre nazionalità.

La Veglia di preghiera missionaria, che anticipa e prepara la 90a Giornata missionaria mondiale (domenica 23 ottobre 2016), si articolerà in tre parti: Il nome di Dio è misericordia; Misericordia, dono da accogliere e donare; Missioni nel nome della Misericordia.

Al centro la Misericordia, come tratto distintivo di Dio come ricorda l’Anno Santo straordinario voluto da papa Francesco che stiamo vivendo. Due figure emblematiche faranno da fari e testimoni di riferimento durante la veglia: santa Teresa di Calcutta, a poco più di un mese dalla canonizzazione, e il beato fratel Charles de Foucauld, a cento anni dalla morte (1858-1916).

Come hanno vissuto la misericordia di Dio nella loro vita? Come l’hanno accolta, sentita, tradotta? E come, noi tutti, possiamo essere missionari del perdono e della misericordia, capaci di portare gioia e riconciliazione, giustizia e pace?

Ci sarà poi la testimonianza di Elena Pezzuolo, laica fidei donum in partenza per il Brasile.

La Veglia di preghiera, proprio per sottolineare che la missione non finisce una volta ritornati, ma diventa invece il momento fecondo dello scambio tra chiese e popoli che arricchisce anche la Chiesa di Padova, è stata l’occasione per accogliere nove missionari, originari del territorio diocesano, che rientrano (dopo alcuni anni o un’intera vita di missione): la laica fidei donum Luigina Baldon dall’Ecuador, il padre venturino Carlo Bozza dal Brasile, la volontaria dell’Operazione Mato Grosso Dayana Fina dalla Bolivia, i medici del Cuamm Mariagiovanna Atzeni dalla Sierra Leone e Andrea Pietravalle dall’Angola e le quattro terziarie francescane Elisabettine Leonaldina Andreazza dall’Argentina, Pia Dolores Foglini e Pia Santina Stocco dall’Ecuador, Rosaugusta Pol dal Kenya.

A seguire il vescovo Claudio ha benedetto e consegnato la croce ai 13 “missionari” in partenza.

Tra loro ci sono tre fidei donum: Massimo Bano con la moglie Silvia Monetti che insieme ai figli Giulio e Samuele raggiungeranno la missione diocesana in Ecuador ed Elena Pezzuolo, laica che andrà nella missione diocesana in Brasile. Partiranno inoltre Annalisa Tognon, laica consacrata destinata alla Chiesa che è in Costa d’Avorio; Daniela Merlani, cooperatrice Oblati di Maria Immacolata (COMI) destinata all’Argentina; il comboniano Alberto Degan che andrà in Colombia e sette di Medici con l’Africa – Cuamm: l’infermiera Barbara Andreuzzi e il medico Marco Sacchetti per l’Angola; il medico Flavio Bobbio e l’amministrativo Jacopo Tronconi per il Sud Sudan; il medico Donata Galloni e l’assistente di progetto Silvia Pieretto (Mozambico); il medico Marco Sacchetti (Angola).

Accanto a loro hanno ricevuto il crocifisso N’kredji Ahoudjo Valentine, religiosa della Congregazione di Notre Dame de la Paix in arrivo dalla Costa d’Avorio e Anil Ekka Kumar, presbitero della Diocesi di Ambikapur (India) che invece giungono in Diocesi di Padova rispettivamente l’una come collaboratrice della comunità cristiana africana di lingua francese e l’altro come collaboratore della comunità indiana.

Le offerte raccolte durante la Veglia di preghiera missionaria sono state quest’anno destinate alla Diocesi di Gizo, nelle Isole Salomone, dove opera mons. Luciano Capelli, salesiano, vescovo missionario sull’Isola di Guadalcanal, e indirizzate alla formazione di catechisti e all’acquisto di mezzi di navigazione per raggiungere le missioni più lontane.

 

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