L'Opera della Provvidenza è scuola di carità

Non è un caso che la festa per i 50 anni dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio si sia celebrata nel giorno di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia: oggi lunedì 4 ottobre. Lo ha ricordato il vescovo Antonio Mattiazzo durante l’omelia celebrata nella gremita chiesa dell’Opera della Provvidenza: è infatti dalla e nella carità che inizia la conversione di Francesco d’Assisi, come egli stesso scrisse nel suo testamento spirituale ricordando l’incontro con i lebbrosi, a quel tempo emarginati ed esclusi dalla società. E nella carità si è sviluppata, in questo mezzo secolo, la vita dell’Opera della Provvidenza, nata su intuizione del vescovo Girolamo Bortignon per dare aiuto, sostegno e servizio a quelli che 50 anni fa erano gli emarginati, gli esclusi: i disabili.
 
«La carità – ha ricordato il vescovo Antonioè il centro dell’Opera della Provvidenza e la carità più di ogni altra cosa rivela il cuore di Dio che è l’amore. L’Opsa, come recita il motto posto all’ingresso – Caritas cum fide / Christo in fratribus – nel suo servire Cristo nei fratelli, è espressione viva della stessa natura della Chiesa e rende testimonianza al Vangelo. In questo la Provvidenza è stata ed è scuola di vita e di esercizio pratico della carità autentica, che è il bene più alto della Chiesa».
 
L’Opera della Provvidenza si è rilevata profetica fin dal suo inizio, contribuendo a un positivo cambiamento. E «la qualità di una società – ha sottolineato mons. Mattiazzo – si misura dalla cura e dall’attenzione che ha verso i soggetti deboli, perché sono proprio i soggetti deboli che contribuiscono a farci prendere coscienza dei valori dell’amore e della carità, che sono i valori più grandi».
Dal vescovo un ringraziamento sentito al personale medico, paramedico, amministrativo dell’Opsa, ai numerosi volontari, alle religiose elisabettine presenti fin dall’inizio e alle suore indiane arrivate alcuni anni fa dal Kerala e dal Tamil Nadu. Un grazie speciale al direttore mons. Roberto Bevilacqua e al presidente del Consiglio di amministrazione dell’Opsa, il vescovo Alfredo Magarotto. Saluti e ringraziamenti anche alle numerosissime autorità civili e militari presenti per questo momento di festa e incontro, agli amici dell’Opera, agli ospiti e ai loro familiari.
Accanto al vescovo Mattiazzo e al vescovo Magarotto hanno concelebrato altri tre presuli oriundi della diocesi di Padova: mons. Oscar Rizzato, già elemosiniere del Santo Padre, mons. Alfredo Battisti, vescovo emerito di Udine e mons. Luigi Paiaro, vescovo di Nyahururu in Kenya. Presenti inoltre i vicari episcopali e numerosi vicari foranei e altri preti, in rappresentanza dell’intero presbiterio diocesano.
Al termine della celebrazione eucaristica di ringraziamento per questo mezzo secolo di intensa e viva attività il vescovo Mattiazzo ha inaugurato e benedetto i rinnovati locali degli uffici amministrativi e dell’accoglienza, ultimo tassello del consistente lavoro di ristrutturazione avviato una ventina d’anni fa.
 
Uno speciale dedicato ai 50 anni dell’Opera della Provvidenza verrà trasmesso su Telechiara, domani 5 ottobre, alle ore 21, all’interno della trasmissione Aquileia.
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