Indicazioni per la Settimana Santa e il Triduo pasquale

Il vicario generale, mons. Giuliano Zatti, offre ai parroci alcune indicazioni e aggiornamenti in vista della Settimana Santa e del Triduo pasquale.

  • È importante recuperare la partecipazione «in presenza» alle celebrazioni liturgiche nel rispetto di quanto sempre ricordato a proposito di spostamenti sul territorio e di misure precauzionali. Abbiamo bisogno di “dare corpo” alla preghiera e sostenere la partecipazione alle celebrazioni, pur conoscendo i timori di molti: per questo motivo ricordiamo che l’uso dei social dovrebbe essere favorito solo dove strettamente necessario o realmente utile. Vi sono parrocchie da tempo dotate di strumentazione per esigenze legate agli anziani o agli ammalati, ad esempio, ma l’uso dei social non può e non deve sostituire la partecipazione alle celebrazioni.

 

  • Alcune celebrazioni della Settimana Santa presiedute dal Vescovo saranno trasmesse sulle televisioni locali a vantaggio dei fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa e come segno di unità della Chiesa locale. Le celebrazioni saranno visibili su Telenuovo Padova (canale 117) e Telenuovo (canale 11)  Tv 7 News ( canale 87 per il Veneto) e Tv 7 Triveneta (canale 12)  con il seguente calendario:

Domenica delle Palme – 28 marzo: ore 10.30, duomo di Candiana (canali del digitale terrestre 11, 12, 87)

Giovedì della Settimana Santa – 1 aprile: Messa del Crisma, ore 10, Cattedrale di Padova (canale you tube della Diocesi di Padova).

Giovedì Santo – 1 aprile: Messa In Cena Domini, ore 15.45, Opera della Provvidenza (canali del digitale terrestre 11, 87)

Venerdì Santo – 2 aprile: Celebrazione della passione del Signore: ore 15, chiesa dell’Ospedale di Padova (canali del digitale terrestre 11, 87)

Sabato Santo, Veglia pasquale – 3 aprile, ore 19, Cattedrale di Padova (canali del digitale terrestre 87)

Domenica di Pasqua – 4 aprile: Messa del giorno, ore 10.15, Madonna Pellegrina in Padova (canali del digitale terrestre 11, 12, 87)

  • Settimana Santa e del Triduo pasquale:
  1. Per la Domenica delle Palme: Passione del Signore, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano (p. 123) e senza, quindi, la consueta processione. È opportuno che i fedeli occupino già i posti in chiesa e che celebrante e ministri stiano presso la porta della chiesa, evitando assembramenti dei fedeli. I rami di ulivo o di palma, ad uso dei ministri e dei fedeli, andrebbero portati con sé da casa o distribuiti secondo ormai sperimentati criteri di prudenza. Si può utilizzare anche la terza forma del Messale Romano che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme (p. 123).
  2. Restano possibili le Quarantore, lasciate all’adorazione e alla preghiera individuale. Sono abolite le processioni.
  3. La Messa del Crisma sarà celebrata come di consuetudine il Giovedì della Settimana Santa in Cattedrale alle ore 10, ma non sarà possibile la convocazioni di tutti.  Per questo motivo potranno partecipare quanti saranno raggiunti da un invito personale, nello specifico: tutti i vicari foranei, i parroci della città di Padova, il Capitolo della Cattedrale, gli educatori del Seminario maggiore, le classi degli ultimi cinque anni di ordinazione, alcuni rappresentanti dei consacrati e delle consacrate, i catecumeni, la presidenza del Consiglio pastorale diocesano, i delegati vicariali dei vicariati della città. La tradizionale offerta di carità, normalmente raccolta nel corso della Messa del Crisma, sarà devoluta ai profughi della rotta balcanica. Per chi volesse contribuire da casa, i versamenti potranno essere fatti anche attraverso bonifico bancario (intestato a Caritas – Diocesi di Padova) presso Banca Etica filiale di Padova – IBAN: IT58 H050 1812 1010 0001 1004 009, Causale: Rotta balcanica. 
  4. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della Cena del Signore sia omessa la lavanda dei piedi, come da indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana. Al termine della celebrazione, e come previsto dal rito, il Santissimo Sacramento sarà portato nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme sanitarie e dell’eventuale coprifuoco. Alla processione è bene che prendano parte il celebrante e i ministri, mentre i fedeli resteranno fermi al loro posto.
  5. Il Venerdì Santo, riprendendo l’indicazione del Messale Romano, il vescovo chiede che, in ragione della pandemia, si sostituisca la Xa Orazione della Preghiera universale con le seguenti parole:

Per quanti sono nella prova

Preghiamo, fratelli e sorelle, Dio Padre onnipotente,

perché purifichi il mondo dagli errori,

lo liberi dalle sofferenze del tempo presente:

allontani le malattie, vinca la fame,

renda la libertà ai prigionieri, spezzi le catene,

conceda la sicurezza a chi viaggia,

il ritorno ai lontani da casa,

la salute agli ammalati

allontani la pandemia che opprime il mondo intero,

doni forza e sostegno agli operatori sanitari,

speranza e conforto alle famiglie, e agli smarriti di cuore,

la salvezza eterna a coloro che sono morti. Preghiera in silenzio; poi il presbitero dice:

Dio onnipotente ed eterno,

consolazione degli afflitti,

sostegno dei sofferenti,

ascolta il grido di coloro che sono nella prova,

salvaci dalle angustie presenti

perché tutti nelle loro necessità

sperimentino la gioia di aver trovato

il soccorso della tua misericordia.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

Per l’atto di adorazione della Santa Croce, come anche previsto dal Messale, i fedeli possono avanzare processionalmente facendo riverenza alla croce con una semplice genuflessione o un inchino profondo, ma non baciando la croce: il bacio è consentito al solo presidente della celebrazione. Si tenga presente, quanto detto al n. 19 del Messale (p. 157): se si vedesse imprudente la processione di adorazione, a causa di grande partecipazione, il celebrante, dopo aver adorato la croce personalmente, si pone davanti all’altare e invita l’assemblea all’adorazione della croce, tenendola elevata perché possa essere contemplata in silenzio dai fedeli.

  1. La Veglia pasquale, secondo le indicazioni della CEI, potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con l’eventuale coprifuoco. Si presti attenzione al rito del lucernario e alle modalità con cui i partecipanti si radunano attorno al fuoco. Si faccia attenzione anche alla processione di entrata: dietro al cero pasquale e ai ministri, l’assemblea potrebbe disporsi su due file ordinate, mantenendo l’ordine anche quando si hanno le diverse accensioni delle candele. Se si celebrano i sacramenti dell’Iniziazione cristiana, durante la liturgia battesimale si rechino al fonte solo i battezzandi (con i genitori, se bambini), i padrini, le madrine e i ministri.
  2. Le presenti indicazioni sono estese a santuari, monasteri e comunità religiose.
  3. Si ricorda che il Vescovo ha concesso l’utilizzo del Rito per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione generale per i giorni dal 22 al 31 marzo, alle condizioni precedentemente indicate. Resta sempre possibile e auspicabile celebrare il sacramento nella forma individuale, nel pieno rispetto delle misure igienico-sanitarie e di distanziamento.
  4. Sono sospese le visite ai malati dei ministri straordinari della comunione. I presbiteri potranno rendersi disponibili in caso di situazioni particolari e laddove richiesti per la confessione, l’unzione e il viatico con le modalità di precauzione più volte ricordate. Per portare la comunione ai malati che da lungo tempo non possono frequentare la chiesa, i parroci, valutandone l’opportunità, possono affidare questo compito a un parente fidato, conosciuto e che viva assieme al malato.
  5. Per quanto riguarda gli spostamenti, i criteri degli spostamenti e la modulistica, si rimanda alla comunicazione del 13 marzo scorso.
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