I ragazzi dell'Acr incontrano il vescovo Antonio

Si è svolta domenica 17 aprile, attesa e sempre vivacissima, la grande festa dei ragazzi dell’Acr in occasione della Festa delle Palme. Un momento atteso e preparato con cura dall’Azione cattolica diocesana, in cui migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da tutto il territorio della Diocesi di Padova, hanno incontrato il vescovo Antonio, al termine del cammino quaresimale e ridosso della Settimana Santa che porta alla celebrazione della Santa Pasqua.
 
 
L’appuntamento si è svolto domenica 17 aprile: la coincidenza con la Maratona di Sant’Antonio non impedirà il sereno svolgimento della festa grazie alla collaborazione tra Ac diocesana, Assindustria e Polizia municipale. Ci aono state solo alcune variazioni sulla viabilità e la logistica: in particolare la prima parte della festa, che inizia alle ore 15, si è svolta in piazza dei Frutti e non in quella delle Erbe.
 
Tema della Festa della Palme di quest’anno è La Diocesi… conta! 
Obiettivo: sottolineare il senso dell’essere Chiesa e l’importanza della dimensione diocesana. La Chiesa universale in cui si entra a far parte con il Battesimo (tema della prima tappa del cammino di Quaresima), è costituita dalle chiese particolari – le diocesi – porzioni del popolo di Dio affidate alla cura pastorale dei vescovi, successori degli apostoli.
 
Durante la festa, i ragazzi, gli educatori e gli adulti sono stati accompagnati a scoprire l’importanza fondamentale della dimensione diocesana della Chiesa e quindi la necessità di aprirsi e di condividere esperienze a livello vicariale, senza rimanere chiusi nella propria parrocchia.
Per questo il “segno” scelto per la festa delle Palme di quest’anno è il campanile. Il campanile rappresenta l’identità di una parrocchia. Da esso deriva il termine “campanilismo” per indicare l’attaccamento alla propria parrocchia (e, più in generale, al proprio paese o città), che a volte mette in secondo piano l’impegno a vivere la dimensione vicariale e diocesana della Chiesa.
Ma l’identità propria della Chiesa, in quanto comunità di fratelli guidata dal vescovo, successore degli apostoli, chiede ad ogni cristiano di mettere da parte qualsiasi forma di “campanilismo”, di autosufficienza e di chiusura. Così, il tradizionale scambio dei segni durante la festa diventa l’occasione simbolica per affermare, con rinnovata gioia ed entusiasmo, il desiderio di tutti i componenti di una comunità cristiana – ragazzi, educatori, genitori, ciascuno nel modo che gli è proprio – di vivere in unione con le altre comunità del vicariato e con l’intera diocesi.
Prima di arrivare a Padova i ragazzi hanno vissuto la prima parte della festa nelle loro comunità parrocchiali dove avranno addobbato con nastrini e messaggi i rami di ulivo da scambiare durante la Festa. Nel pomeriggio protagonista è stata invece Padova: con l’incontro con il vescovo in piazza dei Frutti alle ore 15 e il finale della festa intorno alle 17 in piazza Duomo.
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