Il diacono permanente Mariano Malatesta è tornato al Padre

Le esequie mercoledì 19 settembre alle ore 10.30 nella chiesa di Santa Croce in Padova

È tornato al Padre il diacono permanente Mariano Malatesta. Si è spento domenica 16 settembre all’ospedale Sant’Antonio di Padova.

Mariano era nato a Padova nel gennaio del 1933; era sposato con Silvana con cui ha condiviso la responsabilità e l’amore di due meravigliosi figli, Pietro Paolo e Valentino, che considerava il grande dono del Signore nella sua vita assieme a quello di Silvana e della fede in Gesù Cristo. Mariano è stato un grande artista: aveva frequentato l’Istituto d’Arte Pietro Selvatico, avendo illustri maestri della cifra di Amleto Sartori, Agostino Rosa e Luigi Gaudenzio; poi l’Accademia di Belle Arti di Venezia con il maestro Bruno Saetti. Si era interessato a tutte le arti figurative: pittura, ceramica, grafica, scultura. Aveva tenuto oltre una decina di mostre personali e numerose collettive. Aveva insegnato per molti anni educazione artistica. L’attività artistica di Mariano è importante ricordarla per lui e per noi perché ci si possa rendere conto di quale perla preziosa, quale dono esclusivo del Signore è stato Mariano, con la sua sensibilità profonda e la sua discrezione da gentiluomo.

Mariano arrivò nel cammino di formazione diaconale qualche mese dopo che il primo gruppo di ordinandi era stato selezionato dall’allora delegato mons. Piero Brazzale. La distanza tra i primi ordinati e Mariano era così breve che è stato sempre considerato come facente parte del gruppo dei più anziani. Nonostante la morte prematura del vescovo Franceschi, il 30 dicembre del 1988, mons. Magarotto decise ugualmente di far concludere il cammino di formazione a Mariano con l’ordinazione avvenuta il 26 febbraio 1989 ad opera del vescovo Mario Zanchin, da poco diventato emerito e ritirato a Padova.

La scelta di accogliere la chiamata del Signore al diaconato era stata maturata in famiglia e con la sua amatissima sposa Mariano ha sempre esercitato il diaconato lungo alcune direttrici fondamentali. Nell’ambito della catechesi e dell’annuncio Mariano aveva un immenso amore per la Parola di Dio; nell’ambito del sociale si è fatto carico della pastorale familiare a tutti i livelli pre e post-matrimoniale; nella cura dei malati è stato presente per lungo tempo soprattutto a Villa Maria e nella propria parrocchia di Santa Croce; nella liturgia era sempre presente con grande dignità, diligenza e sapienza.

Mariano ha fatto tanto anche per i diaconi. Aveva attivamente partecipato al processo di rinnovamento della formazione al diaconato quando venne nominato delegato episcopale mons. Sandro Panizzolo, ricoprendo incarichi di responsabilità e di guida nell’ambito della Comunità del diaconato permanente, ruoli gestiti con grande intelligenza e autorevolezza che tutti gli hanno sempre riconosciuto.

Mariano ha vissuto la malattia con grande dignità, anche quando fu colpito da una forma di cecità progressiva che gli impediva la lettura e l’esercizio della sua amata arte, che, tuttavia, aveva ripreso negli ultimi tempi pur nel buio quasi completo.

La celebrazione delle esequie si terrà mercoledì 19 settembre, alle ore 10.30, nella chiesa di Santa Croce in Padova.

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